Cengla da lis Fontanis

Arcipelago Medunum

Controllai con eccitazione la mappa ingiallita trovata in una bottiglia spiaggiata: forse era giunto anche per me il colpo di fortuna! Purtroppo di crocette indicative di posizionamento di un tesoro non ve n'erano, né le classiche indicazioni sibilline sul punto da scavare. Si trattava solo di una antica mappa dell'arcipelago Medunum redatta in lingua desueta.

Ma una sera...

Ma, una sera alla bettola sul porto di Redona, mi capitò d'origliare i discorsi del nostromo guercio della Compagnia del Legname; parlava piano con una sorta di cantilena che addormentava i suoi uditori già inebetiti dal rum. Parlava di una fantomatica Cengla da lis Fontanis e sibilava la pronuncia della “c” di cengla, col modo tipico della gente di queste parti.

Quelle poche frasi mi convinsero a riguardare la mappa in mio possesso e sorpreso fui quando vi trovai l'identico toponimo. Avevo forse trovato il mio tesoro? Bisognava andare a vedere.

In Culo al Mondo

Acque primordiali

Il Passo a Nord Ovest

Sciogliemmo gli ormeggi io e Fiorone da Galli, gran Mastro Pestaneve. Cercammo il Passo a Nord Ovest nei fiordi in Culo al Mondo dove spumeggiano acque primordiali.

Navigammo infine controvento lungo la Zengla fin sul punto più alto calando quindi per gli scogli del Forcellon.

Scoprimmo che le Fontane sono quelle enormi cadute d'acqua che intersecano il viaggiare.

Il nostro forziere da bucanieri rimase vuoto; guadagnammo solo fatica, sudore e lotte con belve sanguinarie e boschi intricati; d'altra parte siam fatti per vivere come bruti in modo da faticarci emancipazione e conoscenza (cit.).

Note tecniche: dagli ormeggi al Passo a Nord Ovest ore 3,30; la Zengla ore 4,00; ritorno in porto ore 2,30; viaggio assai periglioso con cavalloni di prima forza, sempre in bilico su abissi; non abbiamo usato gomene né ancorette da passo.

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